Sicurezza e Privacy: Il ruolo del DPO nell'era della Direttiva NIS2
Indice dei contenuti
Introduzione
Con l’evoluzione continua delle minacce alla sicurezza informatica, la Direttiva NIS2 (Direttiva (UE) 2022/2555) rappresenta un importante passo avanti nella protezione delle infrastrutture critiche e dei servizi essenziali nell’Unione Europea.
La Direttiva, che mira a sostituire e ampliare la portata della precedente Direttiva NIS (Direttiva 2016/1148), è stata recepita in Italia con la legge del 19 luglio 2023, n. 89, e sarà pienamente operativa a partire da ottobre 2024.
Contesto e portata della Direttiva NIS2
La Direttiva NIS2 estende i requisiti di sicurezza e notifica degli incidenti a un numero più ampio di settori rispetto al passato.
Le categorie ora includono fornitori di servizi digitali, come i cloud computing services, e i servizi essenziali in settori quali energia, trasporti, sanità e infrastrutture pubbliche.
Con una maggiore enfasi sulla resilienza e la sicurezza informatica, la Direttiva mira a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri e a garantire un alto livello comune di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi all’interno dell’UE.
Il ruolo del DPO nel contesto della NIS2
Il DPO, con il suo ruolo all’intersezione tra la protezione dei dati e la sicurezza informatica, è fondamentale per guidare le organizzazioni attraverso questo nuovo panorama normativo.
Il Data Protection Officer gioca un ruolo cruciale nell’assicurare la conformità alle normative sulla privacy e protezione dei dati personali, ma con l’introduzione della NIS2, il suo ruolo si espande ulteriormente per includere aspetti specifici di sicurezza informatica.
Ecco le principali aree di responsabilità del DPO sotto la NIS2:
Valutazione e gestione dei rischi: Il DPO deve assicurare che vengano identificati e valutati i rischi per la sicurezza dei dati personali, collaborando strettamente con il team di sicurezza informatica per implementare misure di mitigazione adeguate.
Formazione e consapevolezza: Uno degli aspetti chiave della NIS2 è l’incremento della formazione e della consapevolezza sulla sicurezza. Il DPO deve lavorare per assicurare che tutti i dipendenti comprendano le loro responsabilità relative alla sicurezza dei dati e siano formati su come gestire i dati in modo sicuro.
Cooperazione con le autorità nazionali: La NIS2 richiede una stretta cooperazione tra le entità private e le autorità nazionali competenti. Il DPO deve facilitare questa cooperazione, specialmente in caso di incidenti di sicurezza che possano avere implicazioni per la protezione dei dati personali.
Monitoraggio e reporting: Il DPO deve monitorare continuamente le attività di trattamento dei dati e la loro conformità alle politiche di sicurezza stabilite, segnalando eventuali deviazioni o incidenti secondo le procedure previste dalla Direttiva.
Come l’Italia ha recepito la Direttiva NIS2
Il recepimento della Direttiva NIS2 in Italia tramite la legge del 19 luglio 2023 stabilisce specifici obblighi per gli operatori di servizi essenziali e i fornitori di servizi digitali, ampliando significativamente l’ambito di applicazione rispetto alla precedente normativa.
L’Italia ha anche rafforzato le strutture di cooperazione nazionale per la gestione degli incidenti e migliorato le linee guida per la risposta agli stessi.
La legge italiana sottolinea l’importanza di un approccio integrato alla protezione dei dati e alla sicurezza informatica, riconoscendo che la sicurezza delle informazioni è essenziale non solo per la protezione dei dati personali ma anche per la stabilità e la fiducia nell’ecosistema digitale.
Risorse utili
Direttiva UE 2022/2555 NIS2 (pdf)
Schema del D.Lgs. di recepimento della direttiva (UE) 2022/2555 (pdf)